La formazione dei calcoli renali
La calcolosi urinaria è una patologia molto frequente che colpisce, a seconda delle regioni italiane, dal 6 al 9% della popolazione. L’incidenza stimata è di circa 100.000 nuovi casi all’anno. Il calcolo è una formazione dura che si sviluppa dall’ aggregazione di cristalli . Normalmente nelle urine si concentra una quantità di sostanze chimiche che partecipano alla formazione dei cristalli (in termini tecnici queste sostanze vengono chiamate promotrici), contrastate da altre sostanze chimiche che inibiscono la precipitazione dei cristalli delle sostanze promotrici (queste ultime vengono chiamate inibitrici). È il gioco tra inibitori e promotori che impedisce in condizioni normali, cioè in soggetti sani, la formazione di calcoli renali, anche in condizioni critiche.
La formazione di calcoli è lo stesso processo chimico che comporta la precipitazione dello zucchero nella tazzina di caffè: se la sostanza contenuta nelle urine è più concentrata del normale essa tende a precipitare. Questo non avviene nei soggetti sani perché nelle urine ci sono delle sostanze che contrastano in maniera efficace la precipitazione dei cristalli .
Nella maggior parte dei casi i calcoli sono causati da un aumento della concentrazione di calcio nelle urine provocato da fattori esterni, quali un’alimentazione ricca di calcio o povera di liquidi, senza che sia presente una patologia scatenante
Gli studi hanno dimostrato che in un paziente che ha avuto un primo calcolo, la probabilità di formare un secondo calcolo è di circa 15% in un anno, 35% – 40% in 5 anni, 60% in dieci anni e 80% nell’arco della vita.
La calcolosi renale colpisce più gli uomini delle donne (3/4 volte)
La calcolosi renale è diagnosticabile tramite ecografia che permette una valutazione delle dimensioni e della posizione del calcolo all’ interno del rene e spesso all’ interno dell’ uretere
L’ ecografia può dimostrare inoltre la presenza di una dilatazione della via escretice legata all’ ostruzione d a parte del calcolo .
La tecnica ecografica rappresenta quindi in mani esperte un sicuro ausilio diagnostico